È iniziata lunedì scorso, 15 ottobre, la seconda campagna di certificazione dell’esistenza in vita 2018 che coinvolgerà i pensionati italiani residenti in Europa e Africa. Questi – in rigoroso ordine alfabetico – i Paesi coinvolti: Algeria, Andorra, Angola, Australia, Austria, Belgio, Benin, Botswana, Burundi, Burkina Faso, Cameroon, Capo Verde, Costa d’Avorio, Cipro, Repubblica Democratica del Congo, Egitto, Eritrea, Etiopia, Fiji, Francia, Gambia, Germania, Ghana, Grecia, Irlanda, Italia, ,Kenya, Liechtenstein, Lussemburgo, Madagascar, Mali, Malta, Mauritius, Monaco, Marocco, Mozambico, Namibia, Antille Olandesi, Nuova Caledonia, Nuova Zelanda, Niger, Nigeria, Portogallo, Reunion, Senegal, Seychelles, Sud Africa, Spagna, Swaziland, Svizzera, Tanzania, Paesi Bassi, Tunisia, Uganda, Regno Unito, Zimbabwe.
Citibank, l’istituto che dal 2012 si occupa del pagamento delle pensioni all’estero per conto dell’Inps, ha iniziato ad inviare i moduli agli anziani connazionali che dovranno rinviarli entro il termine prescritto per continuare a percepire la pensione.
Nel dare annuncio della nuova campagna, Citi precisa anche che “a seconda delle circostanze, alcuni pensionati potrebbero in ogni caso venire esclusi dalla campagna di certificazione dell’esistenza in vita 2018, su indicazione di INPS”.
I pensionati residenti nei Paesi non coinvolti in questa fase verranno inclusi nella successiva campagna di esistenza in vita che inizierà nel primo trimestre del 2019. (aise)
20 Ottobre 2018
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