Prorogate dall’attuale Governo per il 2019 le agevolazioni fiscali del “Bonus casa” introdotte dai Governi di centrosinistra negli anni passati.
I proprietari di immobili in Italia, anche se residenti all’estero, possono quindi avviare le ristrutturazioni desiderate, potendo contare sui benefici fiscali previsti fino al 2018 e ora riconfermati dalla legge di Bilancio per il 2019. Si tratta del bonus ristrutturazioni, dell’ecobonus, del bonus verde, del bonus mobili e del sismabonus. Per il bonus ristrutturazioni è prevista la detrazione al 50% dall’Irpef dei costi sostenuti per gli interventi di ristrutturazione. La detrazione deve essere fruita in 10 quote annuali dello stesso importo ed è applicata a un costo massimo di 96.000 euro”.
Per il bonus dell’efficienza energetica (ecobonus) è prevista la detrazione Irpef fino al 65 per cento per i costi sostenuti per migliorare le prestazioni energetiche della propria casa. Per il bonus mobili viene confermata la detrazione del 50 per cento per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe energetica elevata (la detrazione si può ottenere per un tetto massimo di spesa pari a 10.000 euro)”.
È stato prorogato anche il bonus verde e cioè una detrazione al 36 per cento (su una spesa massima pari a 5.000 euro) per interventi di cura, ristrutturazione e irrigazione del verde privato. Infine il sisma bonus da utilizzare per tutto il 2019: si tratta delle agevolazioni fiscali per le spese sostenute per gli interventi antisismici su edifici compresi nelle zone 1 e 2 (zone sismiche ad alta pericolosità): quest’ultima detrazione riguarda i costi sostenuti a decorrere dal 1° gennaio 2017.
Le agevolazioni spettano a tutti i contribuenti che pagano le tasse in Italia, che effettuano i lavori e gli interventi citati, anche se residenti all’estero. Per quanto riguarda la riqualificazione energetica, grazie ad una norma introdotta dal Governo Gentiloni, anche i soggetti che rientrano nella no tax area o incapienti, e che per questi motivi non subiscono una imposizione fiscale, o il cui reddito è già stato abbattuto da altre detrazioni fiscali, possono cedere il credito e girare quindi le detrazioni fiscali a privati o ditte esecutrici dei lavori, rivenditori dei materiali, intermediari finanziari, istituti di credito “a titolo di totale o parziale pagamento delle prestazioni fruite o in forma di abbattimento totale o parziale di mutui e finanziamenti”.
Consigliamo ai connazionali interessati, vista la complessità della normativa, di rivolgersi per maggiori spiegazioni e chiarimenti a patronati o associazioni qualificate in grado di fornire tutte le informazioni utili per usufruire delle agevolazioni fiscali in questione e sulle procedure da seguire per presentare le domande.
(Fonte AISE)