Il Museo Archeologico Nazionale di Madrid accoglie fino al 12 gennaio 2025, Manneddu, la statua millenaria del Gigante Pugilatore, sarà l’ambasciatore della cultura nuragica, in un connubio sardo-iberico che si prospetta ampio negli eventi collaterali che seguiranno questi mesi.
Grazie a una collaborazione tra Ambasciata d’Italia in Spagna, Fondazione Mont’e Prama e Istituto Italiano di Cultura di Madrid, il famoso gigante alto due metri e mezzo, ha fatto il suo ingresso trionfale davanti agli occhi inebriati delle autorità, dei turisti e della comunità locale. Accolto da un vortice di curiosità, custodito dentro una grande scatola colorata dagli adesivi dei suoi lunghi viaggi, Manneddu il pugilatore ha mostrato la forza di una storia lunga tremila anni, giunta quest’anno al 50esimo dalla scoperta del complesso archeologico di Mont’e prama. Non si tratta solamente di un progetto scientifico, ma di una passione e di un interesse che partono dalla nostra isola e approdano solide nella penisola iberica, esercitando lo stesso fascino e la stessa grinta palpabili durante l’ingresso trionfale dedicato a Manneddu e lungo la prima sessione di lavori che ha contraddistinto la serata di ieri, mentre gli studiosi tenevano banco durante i loro interventi accolti da un attento pubblico.
Una delegazione del Comites di Madrid ha potuto assistere alla sua presentazione nel Patio Iberico del MAN.
“Vorrei esprimere il grande sentimento di onore che mi pervade come Presidente della Fondazione Mont’e Prama, assieme a quello del Ministero della Cultura Italiana, della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Cabras per essere quì, oggi, in questo giorno importante per tutti noi – esordisce Anthony Muroni, Presidente della Fondazione – L’esposizione di uno dei Giganti di Mont’e Prama in una città come Madrid che rappresenta la culla della cultura europea e in un luogo così prestigioso come il MAN, rappresenta senza dubbio l’apice del processo di valorizzazione del parco archeologico del Sinis. Un percorso che ha avuto inizio con i viaggi intrapresi come San Pietroburgo, New York, Berlino, Salonicco e Napoli, un lungo tour che ha contribuito tanto a portare in alto la visibilità di Mont’e Prama, quanto alla conoscenza dell’attività portata avanti dalla Fondazione. Con Madrid prosegue questo grande progetto portato avanti da una grande squadra capeggiata dal Direttore scientifico Giorgio Murru assieme ai nostri archeologi e alle nostre archeologhe. Ringrazio l’Ambasciatore D’Italia in Spagna, la Direttrice del Man, la Direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Madrid per credere nel progetto e segnare oggi l’inizio di un grande e lungo percorso che non si fermerà qui. Nel tempo difficile in cui stiamo vivendo, il significato della cultura e fra collaborazione tra diversi paesi, assume qualcosa di superiore rispetto all’evento in sé; una maggiore conoscenza della nostra storia porta a una superiore consapevolezza e ad occuparci di cose che ci fanno crescere singolarmente e come comunità. Ci aiuta a dialogare maggiormente e occuparci di meno dei conflitti. Tutte le iniziative culturali sono un momento di crescita per tutti i luoghi coinvolti: la cultura assicura una nostra crescita personale come uomini e come donne.”
“E’ un grande onore per il nostro museo accogliere Manneddu e avere come ospiti Il Presidente Anthony della Fondazione Mont’e Prama, Marialuisa Pappalardo Direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Madrid – Dice con entusiasmo la Direttrice del Man, Isabel Izquuerdo Peraile- e l’Ambasciatore D’Italia in Spagna Giuseppe Maria Buccino Grimaldi con il quale iniziò questo sogno, durante la sua visita terminata con l’esposizione di questa scultura del Gigante Pugilatore che nel passato è stata esposta in varie prestigiose Istituzioni. Oggi, a Madrid, possiamo mostrarvi il risultato di un convegno internazionale di grande interesse e arriva proprio durante un anno molto importante per noi, quello della celebrazione del decimo anniversario dalla riapertura del MAN (2014-2024) dopo la Riforma, e questo ci onora perché le Istituzioni Italiane hanno reso possibile questo sogno di unione di patrimonio e cultura.
Con Manneddu siamo davanti a una scultura imponente che rappresenta il complesso archeologico di Mont’e Prama, esempio eccezionale della cultura nuragica sarda e che rappresenta un’iconografia fondamentale per quel periodo. Mont’e Prama ci connette con l’archeologia mediterranea e questo è interessante per un museo come il nostro, apre una finestra sulla conoscenza dell’archeologia sarda e mediterranea, in un anno importante dei 50 anni dal ritrovamento del complesso archeologico di Mont’e Prama, quando fu presente il Professore Tronchetti per scavi e investigazioni. La presenza di qst scultura in uno dei cuori del museo, nel Patio, è affidata ad un ricco cartellone di eventi e ad una programmazione scientifica fatta di convegni, conferenze e visite guidate, nonché produzioni audiovisive prodotti in collaborazione Fondazione”
“Sono davvero emozionato per condividere oggi al Man l’esito del progetto in collaborazione con le tre Istituzioni che ne hanno permesso la realizzazione: Fondazione Mont’e Prama, Istituto di Cultura Italiana di Madrid, MAN . – Si esprime l’Ambasciatore Maria Giuseppe Buccino Grimaldi- Il pugilatore Manneddu è arrivato a Madrid, come già si era annunciato alla festa della Repubblica, il due giugno, dove si poteva ammirare una copia dell’originale. I Giganti sono la testimonianza evidente delle intrecciate relazioni nel bacino del mediterraneo di quel periodo e sono la risposta dedicata a un’ampia comunità affascinata dalla storia antica, così come la scoperta del complesso archeologico di Mont’e Prama che riscrisse la storia. Quando poi mancano i documenti scritti, bisogna agire attraverso la riproduzione e ricostruzione orale sulla base di sculture che parlano di un passato ben preciso. Ringrazio il Presidente della Fondazione per aver accolto questa proposta, dopo i lunghi viaggi di Manneddu, e ringrazio la Direttrice del MAN e dell’Istituto Italiano di Cultura di Madrid, Marialuisa Paolucci, che ha aiutato moltissimo nella parte burocratica facente parte del progetto. Ognuno ha lavorato con entusiasmo e tutto questo ha l’obiettivo di coinvolgere famiglie e comunità locale con una serie di eventi. Siamo orgogliosi di questa esposizione.”
“Ho avuto l’opportunità di intraprendere importanti collaborazioni, mancava il punto fondamentale sul tema dell’archeologia e questa collaborazione suggella un anno importante – asserisce la Direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Madrid, Marialuisa Pappalardo – Ringrazio il Presidente della Fondazione, l’Ambasciatore e Direttrice del MAN. Personalmente sono sempre rimasta affascinata dalle scoperte archeologiche e l’esposizione di Manneddu è straordinaria perché si condivide un’importante scoperta archeologica che appartiene a un patrimonio universale, oggi portato e custodito all’interno di questo prestigioso museo. Se potessi riassumere in poche parole l’obiettivo della forza di questa collaborazione tra le parti, verrebbe fuori lo slogan “unire le forze per perseguire ambiziosi progetti culturali”, lo dico nella speranza di proseguire su questa linea vincente”
Il pugilatore millenario di Mont’e Prama, dominato da uno sfondo arancione che spicca sul patio iberico, sarà circondato da un’architettura di luci che lo illumineranno anche la notte, lo si potrà ammirare sullo sfondo musicale di alcuni concerti organizzati dal MAN di Madrid, per rendere la sua permanenza degna della sua importanza e della sua singolarità.
Il Comites di Madrid nel suo continuo sforzo di dar visibilità alla cultura italiana, al legame tra le associazioni presenti nella nostra circoscrizione e l’Italia, vi invita a visitare questo testimone millenario.
Un ringraziamento speciale alla Dott.ssa Teodora Danisi per aver seguito in ogni fase questo importante progetto.
Tutte le informazioni sull’esposizione sono presenti nel sito ufficiale del Museo LINK